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Caro Energia, fondi da Regione Lombardia per suinicolo e bovini di montagna

Ammontano a 17,4 milioni i fondi stanziati da Regione Lombardia per contenere il caro- energia in due importanti settori della zootecnia lombarda come il suinicolo ed il bovino da latte di montagna.

L’aumento dei prezzi dell’energia, dei concimi e dei mangimi sta mettendo in ginocchio intere filiere – ha detto l’assessore all’agricoltura Fabio Rolfi presentando il provvedimento -.Per questo abbiamo deciso di avviare le procedure per una misura specifica volta a fornire un sostegno temporaneo eccezionale a due comparti che più di altri stanno sentendo gli effetti della guerra in Ucraina. L’obbiettivo è quello di aprire il bando già nelle prossime settimane”.

La misura prevede per le aziende suinicole un sostegno da 7.000 euro (per imprese fino a 500 Uba, ovvero Unità Bestiame Adulto) e 15.000 euro per le imprese con più di 500 Uba allevati. Per le aziende di latte situate in montagna il contributo è di 5.000 euro (fino a 30 Uba allevati) o 10.000 euro (oltre i 30 Uba).

Per quanto riguarda il settore suinicolo, la scelta è motivata dalla stima dei maggiori costi che impattano sulle imprese agricole e che sfiorano i 103.000 euro per le aziende che allevano granivori. Inoltre per il settore suinicolo nel 2022, come indicato dallo studio CREFIS dell’Università Cattolica di Piacenza, si sta assistendo ad un significativo calo di tutti gli indici di redditività.

La scelta di concentrare l’intervento sull’allevamento bovino da latte nell’ambito montano è motivata dal fatto che in questo contesto le aziende hanno una minore redditività (il rapporto Reddito netto/ricavi nella montagna alpina è sceso al 16,9%) e i costi espliciti, tra i quali gli alimenti acquistati, hanno una più alta incidenza sui ricavi (pari all’83,1% nel 2021). A causa della siccità sono aumentate le difficoltà di reperimento dei foraggi e mangimi e incrementati i costi di trasporto, con un peggioramento di tale incidenza. L’area montana alpina è un ambito fortemente specializzato nell’allevamento da latte e ciò comporta ridotti margini di manovra per far fronte all’incremento dei costi.

Tante realtà di montagna sono già ai margini della redditività e rischiano la chiusura – afferma l’assessore – Al di là dell’aspetto economico c’è un rischio serio collegato all’abbandono dei territori, con conseguenze anche di carattere ambientale. Tutelare le nostre imprese agricole significa tutelare i consumatori e la sicurezza alimentare di ciò che mangiamo. Siamo la prima regione agricola d’Italia e intendiamo tutelare le nostre filiere di qualità”.