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Gessi, Lombardia approva la legge regionale

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato in via definitiva la legge riguardante il controllo, il monitoraggio e la tracciabilità dei gessi di defecazione da fanghi utilizzati in agricoltura, promossa dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, e dall’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo.

“Siamo andati a colmare un vuoto legislativo nazionale – dicono i due assessori -. Con questa norma stabiliamo limiti per i fanghi che possono essere trasformati in gessi escludendo quelli meno adatti e di minor qualità e introduciamo regole più stringenti relative ai controlli e alla tracciabilità dei fanghi, dei gessi e del loro destino finale. I gessi di defecazione da fanghi sono stati inseriti per legge nell’elenco dei fertilizzanti e, anche se prodotti a partire da rifiuti, escono dai controlli e dalle tutele ambientali previste dalla regolamentazione dei rifiuti. Sono cinque anni che attendiamo l’aggiornamento normativo per applicare anche a questi prodotti le regole di tracciabilità. Gli eventi di cronaca delle scorse settimane hanno dimostrato l’urgenza di un intervento.”.

Da qui la scelta di accelerare con il provvedimento, secondo il quale la Giunta regionale può ulteriormente estendere aspetti della disciplina sui fanghi in agricoltura ai gessi da defecazione, gessi da defecazione da fanghi e carbonati da defecazione, laddove prodotti utilizzando fanghi da depurazione. Si prevede inoltre un termine entro il quale le autorità competenti, ossia le Province, procedano a riesaminare gli atti autorizzativi al fine di adeguarli alle nuove disposizioni, prevedendo, in ogni caso, che le stesse divengano efficaci dal 1° febbraio 2022

“La Lombardia – hanno dichiarato Rolfi e Cattaneo – dimostra ancora una volta concretezza nell’affrontare un problema. Già da anni vietiamo lo spandimento di fanghi nei campi dei comuni dove è presente materia organica a sufficienza. Ora è tempo di andare oltre e di promuovere alternative green a queste sostanze riconoscendo il digestato come fertilizzante. Tutte le Regioni lo hanno chiesto all’unanimità. A livello nazionale serve una scossa su questi temi”.